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La Rubrica del Trainer

Sono certo che anche tu come me sei caduto molte volte nel corso della vita e sono certo che in alcune delle vicende che ho vissuto ti rispecchierai pienamente.

 Io sono una persona normale e forse potrei avere anche qualche cosa in meno di te perché ad esempio non vengo da una città, ma da un piccolo paesino nella provincia di Pesaro.

E anche la mia famiglia è normalissima in cui mio padre è agricoltore e mia madre erborista e la natura ha sempre fatto parte di me al punto da reputarla una risorsa fondamentale per l’essere umano. 

 Sono da sempre stato una persona molto gentile, sincera, rispettosa e ambiziosa, ma soprattutto curiosa e questa caratteristica mi ha portato da piccolo ad essere molto “credulone” e preso in giro da alcuni amichetti. 

 Anche se preso di mira non mi sono mai sentito sbagliato ma piuttosto diverso e questa diversità inizialmente non mi piaceva perché non comprendevo che sono le persone in minoranza a fare la differenza nella società!

Nell’adolescenza ho iniziato a leggere e vedere film con mia madre e mio fratello un po’ inusuali sull’ambito della crescita personale e quello che mi ha aperto questo mondo è stato “The Secret” sulla legge di attrazione, peccato però che nella pratica non è così semplice come nel film!

 Però se dovessi dire quale sia stata la cosa che mi è mancata di più nell’infanzia direi i soldi.

Sì perché mio padre doveva sempre risparmiare perché essendo lavoratore autonomo non aveva un fisso e doveva essere in grado di far fronte ad un eventuale raccolto mancato. 

 Mentre mia madre, per far fronte a me e mio fratello, ha dovuto lasciare il lavoro di erborista che era la sua passione perché era poco remunerativo per andare a lavorare in un supermercato e tra finanziamenti e famiglia non le avanzava niente e noi figli siamo cresciuti con qualche restrizione. 

 Finiti gli studi ho lavorato in fabbrica per un anno e questa esperienza mi ha distrutto perché quello non è uno stile di vita che mi apparteneva perciò sono ritornando a studiare specializzandomi nelle energie rinnovabili e lì mi sono ripromesso di non ritornare a lavorare in fabbrica; anche perché sapevo che i soldi che avrei potuto prendere in fabbrica non erano sufficienti per poter dare una svolta alla mia famiglia.

 Così iniziai a fare il commerciale nel settore delle rinnovabili e lì conobbi una persona molto in gamba a livello professionale e con un bel guadagno mensile a cui proposi di fare una azienda tutta nostra così avrei potuto incassare molto di più.

All’epoca l’unico modo che conoscevo per fare soldi era essere un imprenditore e così iniziò la mia avventura all’interno della nostra azienda ma purtroppo (o per fortuna altrimenti non sarei qua ora a parlarti) non fu così!

 Chiesi ai miei genitori i soldi necessari per aprire l’azienda che fu intestata a nome mio e avviai con questa persona la nostra attività che durò la bellezza di 4 mesi! All’epoca avevo 23 anni ed ero molto fiducioso soprattutto della persona con cui avevo intrapreso questa esperienza, peccato però che lui mi abbia semplicemente usato per farmi fare da testa di legno e utilizzarmi per intascarsi i miei soldi e quelli aziendali.

 Da lì chiudetti l’azienda e i problemi finanziari non tardarono ad arrivare: bollette, affitti, inail, inps, cellulari e molto altro che lui non aveva pagato e addirittura un impianto fotovoltaico venduto ma mai installato di cui si è intascato i soldi, per una perdita totale superiore ai 40.000€.

 Da lì ebbe inizio il periodo più buio della mia breve ma intensa vita perché mi trovai senza lavoro a dover far fronte a persone, stato e recupero crediti che chiedevano soldi dei quali non ne possedevo mezzo e caddi in una profonda depressione.

 Ogni giorno la testa pensava al fallimento, ai soldi che mi venivano chiesti e alla situazione in cui mi ero cacciato anche perché non avevo l’appoggio di nessuno visto che nessuno era d’accordo con la scelta dell’apertura aziendale.

E l’unica cosa di una persona in quella situazione non ha bisogno è di sentirsi dire dalle persone che ami “te l’avevo detto”, soprattutto dalla tua ragazza dell’epoca.

 Così questa situazione è diventata per me un taboo e cercavo di non parlarne mai con nessuno.

Non sapevo realmente come fare e un giorno, mentre ero nella campagna di mio padre mi resi conto che la mia testa era offuscata solo da pensieri negativi ed essi in quel momento presero il sopravvento su di me. 

Gettai con forza l’attrezzo che avevo tra le mani ed esclamai: “Bastaaaaa! Non ne posso piùùùù!”

 

Vuoi sapere come sono riuscito a superare questa situazione?
Seguimi sul prossimo articolo in cui ti condividerò i primi strumenti interiori che ho utilizzato per uscire dal baratro.

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